
06 Lug Linkedin e le sue potenzialità: come e perché fare pubblicità sul social network dei professionisti
Da mero “strumento per trovare lavoro” a vero e proprio social network in grado di interconnettere persone ed opportunità. L’evoluzione della piattaforma più diffusa in ambito business è sotto gli occhi di tutti: ogni giorno vi interagiscono migliaia di professionisti e manager risorse umane- ma è sempre più aperto a tutti- per raccontare le proprie competenze ed esperienze professionali e condividere interessanti contenuti. Linkedin è così divenuto nel tempo un canale di comunicazione vero e proprio, che non solo agevola l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, ma contribuisce anche a far conoscere e diffondere valori e cultura. Per questo non può assolutamente non fare parte del piano strategico digitale di un’azienda, con particolare riferimento all’advertising, ovvero alla pubblicità.
Attualmente conta più di 830 milioni utenti nel mondo, ma cresce alla velocità di 1 milione di iscritti alla settimana, e la sua continua evoluzione è più che palese. In un mondo del lavoro che cambia velocemente non potrebbe essere altrimenti.
Cambiamento, inclusione e formazione continua sono parole chiave a cui si ispira il social network che, con un’interfaccia divenuta nel tempo più usabile e simile a quella di Facebook, parla sempre più ai giovani e alla loro voglia di crescere continuamente, anche per mezzo delle collaborazioni con le Università.
Linkedin Italia, negli ultimi mesi, si sta inoltre muovendo in direzione della Pubblica Amministrazione, attraverso la creazione di inPA, un portale nazionale orientato alla selezione del personale necessario per realizzare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza.
Il progetto di diffusione della cultura professionale, di rete professionale in espansione e di opportunità di crescita e di carriera per tutti, è troppo ambizioso per non entrare a farne parte.
PERCHé FARE PUBBLICITà SU LINKEDIN
Innanzitutto perché, come detto prima, conta una vastissima platea di lavoratori e professionisti, proattivi e dinamici. A differenza di altri canali social, che vengono fruiti prevalentemente passivamente, su Linkedin viene prediletta l’attività e lo scambio. Gli utenti, prevalentemente nativi digitali tra i 25 e i 34 anni, cui seguono come fascia più presente d’età i professionisti tra i 35 e i 54 anni, sono ricettivi ed interessati ad utilizzare al meglio il tempo trascorso su questo servizio web di rete.
In seconda battuta perché rappresenta una opportunità per far conoscere le proprie attività e servizi, per attrarre talenti e interagire con potenziali clienti e, in generale, con i propri stakeholder.
C’è poi una terza motivazione, più nobile se vogliamo. Per sempre più aziende, fare impresa significa anche “fare cultura”, ovvero informare utenti e potenziali clienti in merito a tematiche riguardanti il proprio settore di appartenenza al di là del prodotto/servizio che si vende. È questo un modo intelligente e molto utile per accreditare ancora di più la propria attività e le proprie competenze e conoscenze nel settore, rendendo per altro un servizio di informazione utile alla società.
QUALE STRATEGIA PER LA PUBBLICITà SU LINKEDIN
Innanzitutto, è necessario partire da un piano di comunicazione strategico più ampio sulla piattaforma e dedicarsi prima di tutto a curare la propria pagina Linkedin aziendale, inserendo informazioni precise ed esaustive, e mostrando le proprie attività in maniera molto professionale, con un linguaggio dunque più “elevato” rispetto a quello utilizzato su Facebook o su Instagram, seppur tutti i contenuti devono ovviamente essere coerenti.
E’ chiaramente fondamentale curare nel dettaglio anche la pagina di atterraggio dell’ads su Linkedin, in modo tale da coinvolgere l’utente e incentivarlo all’azione.
Il passo successivo è quello della scelta di un obiettivo: dall’awareness all’engagement, alla lead generation e alle conversioni, fino ad arrivare all’attività di recruitment, ovvero quella di selezione del personale, tipica delle piattaforme lavorative.
E’ chiaro che il contenuto di ciò che vogliamo comunicare deve essere studiato ad hoc, e trasmesso nel modo e nella forma più efficaci per il pubblico a cui vogliamo parlare, mettendoci quell’immancabile tocco di creatività che non può mancare per coinvolgere l’utente.
Considerando che la maggior parte del pubblico Linkedin è un pubblico con una cultura medio- alta e particolarmente interessata a “crescere professionalmente” e a captare informazioni utili alla propria crescita personale e professionale, Linkedin ADS è molto utile per agganciare lead di qualità e fare awareness, creando dunque una rete di contatti che può divenire valore aggiunto per l’azienda stessa.
In campo Business to Business, una campagna pubblicitaria su Linkedin può risultare molto efficace.
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